Cari Figli

Dal momento in cui si diventa genitori, immediatamente si assumono delle responsabilità: il dover educare e cercarlo di farlo bene, il far crescere e sostenere i propri figli, dando loro la possibilità di costruirsi un avvenire sereno e sicuro. Tutto ciò comporta un compito molto importante e una grande responsabilità. Fino alla morte non si smette mai di essere genitori! I nostri genitori sono cresciuti con una profonda amarezza che è sempre rimasta nei loro cuori. Con i loro genitori che hanno conosciuto la guerra, la fame, la paura e la miseria. Hanno dovuto, con quel poco che avevano, fare invece grandi cose. Forse la loro marcia in più è stata di non avere mai dimenticato la preghiera e la dimensione spirituale della vita. Anche alla mia generazione è stata trasmessa un po’ di quell’ amarezza, dalla testimonianza dei tristi episodi della vita. Nonostante tutto ciò siamo cresciuti nel benessere, grazie ai loro sacrifici e al buon Dio. Oggi sento il dovere di ricordarvi l’importanza della preghiera, della fede: insegnate ai vostri figli a crescere nella fede e nella preghiera. Certo, in questo momento, senza la medicina non si guarisce. Ci sentiamo impotenti, ma pregare Gesù di dare la forza, il coraggio, la pazienza a chi lavora senza sosta per alleviare il dolore di chi sta combattendo contro la morte è una piccola e grande cosa che tutti possiamo fare. Facciamo questo con tanto impegno per sconfiggere questa epidemia. Credo che la cosa più preziosa sia che tutti ritrovino la dignità e il rispetto per se stessi e gli altri. Accendete un lumino la sera, accompagnato da un Padre Nostro e vedrete che il vostro cuore si rallegrerà. La vostra mamma, suocera e nonna.  Cleta Soldato