Le ferie di un prete sono uguali o sono diverse da quelle delle altre persone?
Dipende dal prete e dipende dalle persone forse. Per me si è trattato di ferie vissute nella splendida cornice delle Puglie, a Santa Cesaria nel Salentino. Precisamente all'Oasi dei Martiri Idruntini (di Otranto), in compagnia di altri tre sacerdoti della diocesi di Milano: don Mauro, don Norberto e don Luciano. Vacanze nelle splendide acque di una costa rocciosa subito profonda, un invito per chi sa nuotare, un invito al salvagente per chi non lo sa fare. Messa tutti i giorni tra di noi e il sabato e la domenica nella cappella aperta al pubblico. Sabato 19 luglio si è trattato per me di una bella confessione con don Totò, un prete di 93 anni, residente nella casa di soggiorno in cui stavamo trascorrendo le nostre vacanze. Ma il mare non bastava e un giorno ci siamo recati ad Otranto, in visita alla città e alla cattedrale dallo splendido pavimento musivo, raccolti e commossi nella cappella che ospita i resti mortali degli ottocento martiri, uccisi per non aver voluto rinunciare al loro Signore Gesù. Non poteva mancare un salto a Lecce, la capitale del barocco, con la visita alla cattedrale e alla chiesa Della Santa Croce. Infine, la domenica sucessiva, visto che le spiagge erano un carnaio impraticabile per chi poteva andarci anche in settimana, la splendida Basilica santuario de Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca, dove s’incontrano il mare Adriatico e Ionio. Una vacanza riuscitissima da tutti i punti di vista: per l'amicizia, la preghiera, il mare, le visite d'arte e l'ottima cucina.
Don Giorgio