Nel lontano 1976  la scuola materna “La Madonnina” compiva dieci anni, di seguito il ricordo di Suor Antonella,  pubblicato nel L’Amico di agosto/settembre 1976 (Anno XV- N. 4)

 

Capita spesso nelle famiglie di rinnovare con gioia tempio e avvenimenti passati. Ebbene anche la nostra Comunità italiana, o meglio quella che cerca di essere una grande famiglia. Dove deve regnare l’amore e la pace a beneficio di tutti coloro che l’avvicinano, è ben lieta di ricordare il primo decennio di vita dell’asilo “La Madonnina” di Frauenfeld.

Ma è proprio opportuno soffermarci su quest’argomento? Io non lo so… È tuttavia una realtà che da dieci anni molti bambini, in maggior parte italiani, ma anche spagnoli, jugoslavi e portoghesi, greci, ungheresi e svizzeri frequentano con assiduità questa scuola materna. Quali sono i frutti di tale attività dal lato pedagogico per i vostri bambini, o cari connazionali? Essi dipendano da molti fattori, ma soprattutto dalla vostra collaborazione con le suore educatrici, le quali, nonostante l’impegno e la buona volontà, non possono realizzare i loro intenti senza il vostro appoggio.

Cari genitori, motivi di famiglia vi spingono a vivere una vita di sacrificio in terra straniera; ma la presenza dell’asilo vi offre la possibilità di riabbracciare i vostri tesori più belli, i vostri cari bambini. Se questa istituzione non ci fosse, forse molti bambini verrebbero allontanati da papa e mamma per vivere nella patria lontana coi nonni o con altri parenti o, forse in istituti. Per questo le vostre suore sono felici, anzi orgogliose di poter condividere la vostra vita all’estero e cosi darvi un aiuto in ciò che rientra nelle loro possibilità.    Suor Antonella

 

 

 

Il Console d’Italia Dott. Bellelli taglia il nastro augurale alla presenza di Mons. Ilario Roatta, Vescovo di S.  Agata dei Goti, del Dott. Stählin membro del Governo cantonale, del Rev. Mons. J. Haag, Commissario Vescovile e del Rev. D. Nallino, Missionario precedente.

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