ll Tema del convegno era il seguente:

«Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano
ma che si allungano ad abbracciare ciò che
incontrano»

Il convegno si è aperto con il saluto di Mons.
Perego, Presidente della commissione
CEI della Fondazione Migrantes e di don
Giovanni De Robertis, Direttore generale
della Fondazione. Tra le conferenze, tutte
estremamente interessante, mi sono
sembrate di particolare interesse quella di
d. Saverio Xeres della Facoltà Teologica di
Milano. «Le persone migranti nella prima
evangelizzazione dell’Europa», e quella
affidata al card. Anders Arborelius, Vescovo
di Stoccolma e Responsabile della Sezione
Migrazioni della Commissione per la Pastorale
Sociale del CCEE «La mobilità umana:
fermento della nuova evangelizzazione
dell’Europa».
Inoltre, giovedì 11 novembre, abbiamo avuto
la gioia di potere andare in udienza privata
da Papa Francesco. Il Papa ci ha ricevuti tutti
nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico
Vaticano. Nel suo discorso, ci ha parlato della
propria esperienza di figlio di emigrati.
È una realtà che sente particolarmente vicina,
in quanto, anche la sua famiglia è emigrata
in Argentina. «Gli emigrati, se li si aiuta a
integrarsi, possono essere una benedizione
e una ricchezza», ha sottolineato il Papa.
«Gli emigrati», ha continuato il Pontefice,
«sono una benedizione anche per le nostre
Chiese in Europa. Se integrati, possono
aiutare a far respirare l’aria di una diversità
che rigenera l’unità; possono alimentare il
volto della cattolicità…».
Congedandosi infine ci ha detto:
«Vi ringrazio per quello che fate, vi incoraggio
a proseguire nel vostro impegno e a pensare
con creatività a una missione che guardi al
futuro delle nostre comunità, perché siano
sempre più radicate nel Vangelo, fraterne e
accoglienti».
Il testo nella versione integrale lo trovate su
www.vaticannews.va
E che dire poi dell’incontro personale che ho
avuto con Papa Francesco? Sicuramente è
stata una giornata per me molto singolare.
l’emozione provata nella sala dove si è
svolta l’udienza è stata in sé una sensazione
particolare. Quei pochi passi che ho percorso
poi per arrivare da Sua Santità, pensando a
cosa dire, e poi, giunta davanti a Lui, sono
riuscita a dire due frasi, in quanto, il suo
sguardo e le sue mani mi hanno trasmesso
una sensazione che mi ha fatto commuovere.

Maria M

 

 

Udienza privata Maria 12 nov_21
Quelle: MCLI
Saluto del Santo Padre
Quelle: Vatican.va
Udienza_don Giorgio
Quelle: MCLI

 

Giovedì 11 novembre, festa di San Martino di Tours e giornata dei poveri, noi, delle Missioni
Cattoliche di lingua Italiana d’Europa, siamo
stati ricevuti in Udienza da Papa Francesco
nella Sala Clementina del Vaticano. È stata
un’esperienza importante ed emozionante.
Quante cose avrei voluto dire al Papa, ma,
una volta lì davanti, mi sono limitato a
inchinarmi profondamente e ho proferito un:
«Santità!». Un saluto di fede e di deferenza al
successore di Pietro oggi.

Don Giorgio