Quest’anno celebriamo la 54esima giornata
mondiale della pace, ho voluto offrire una
sintesi del messaggio papale. Papa Francesco
l’ha voluto intitolare: «La cultura della cura
come percorso di pace». Per il Papa la cultura
della cura si oppone a quella dell’indifferenza
di Caino che uccide il fratello Abele. Tutto è
relazione: la nostra stessa vita, il creato e
la fraternità umana. la stessa istituzione del
Sabato, come giorno di festa, quella dell’anno
ALLA CASA DEL PADRE
È nato a vita eterna nella casa del Padre:
Franzè Giuseppe 1950
«Non si perdono mai coloro che amiamo,
perché possiamo amarli in Colui che non si
perde mai». Sant’Agostino
del Giubileo, ispirato dai profeti, sono
occasione di ristabilimento dei diritti di Dio e
del povero. Il ministero di Gesù, quale messia
e figlio di Dio che guarisce i malati, perdona
i peccatori, si suggella sulla croce nella
liberazione dal peccato e dalla morte eterna.
Nella storia della chiesa poi e nella esperienza
della sua vita, l’insegnamento di Cristo si è
tradotto nel servizio della Caritas Christiana.
l’esperienza è proseguita nella elaborazione
dei principi della dottrina sociale come
cura della dignità e dei diritti della persona,
cura del bene comune, cura attraverso la
solidarietà e infine cura come salvaguardia del
Creato. Il Papa invita concretamente a livello
internazionale a ricercare una rotta comune,
che contrasti la cultura dominante dello scarto.
Tutto ciò per combattere la povertà, le malattie,
la schiavitù, le discriminazioni e i conflitti. I
principi sociali orienterebbero le relazioni tra
le Nazioni a farsi ispirare dalla fratellanza,
solidarietà, rispetto reciproco, superando la
dispersione delle risorse impiegate per la
corsa agli armamenti. È necessario un’opera
di educazione della cultura della cura: tutto ciò
a partire dalla famiglia, dalle agenzie educative
e dai soggetti della comunicazione sociale. In
questo cammino le religioni e i leader religiosi
possono svolgere un ruolo insostituibile, come
e allo stesso modo, tutte le organizzazioni
di natura internazionale. Ci vuole un patto
educativo perché la pace non può essere
costruita senza la cultura della cura.

Don Giorgio

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