Da diversi anni alla missione è cosi: si celebrano le famiglie, in sostituzione della festa della mamma. Non che non sia giusto e bello festeggiare le nostre mamme, ma forse, a livello comunitario, abbiamo più bisogno di ricordare l’importanza della famiglia, fondata sul sacramento del matrimonio.  La celebrazione dell’ amore tra un uomo e una donna, nello slancio dell’apertura alla vita nel dono dei figli. È ancora più urgente oggi, visto che da poco si sono celebrati i funerali di un uomo di stato con molti figli, ma con diversi divorzi, e con un’ amica-fidanzata alla fine della sua esistenza terrena, alla quale si è unito in un “non matrimonio”.  Don Giorgio

Domenica 11 giugno a Eschlikon abbiamo festeggiato, numerosi, il grande mistero del Corpus Domini e la festa delle famiglie. Prima, accompagnati dal nostro coro di Sirnach, in una chiesa addobbata con fiori di tutti i colori della primavera e di prima estate in presenza di Sant’Antonio e della Santa Beretta Molla, si era invitati alle nozze celesti dell’ Agnello. Don Giorgio e padre Michele sull’altare hanno trasformato pane e vino nel Pane della Vita: Corpo e Sangue di Gesù. Da Santa Gianna abbiamo imparato l’amore di una mamma, donato anche a prezzo della propria vita per la figlia in grembo. Da Sant’ Antonio, invece, il richiamo evangelico: “dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore”, invito concretizzato del notaio avaro di Padova. Alla sua morte Sant’ Antonio indicò che il cuore dell’infelice avido strozzino non si trovava nel suo petto, ma era rinchiuso con i suoi tesori nella cassaforte. E come dicono le cronache del tempo e là che fu ritrovato. Al termine del rito, conclusosi con una breve adorazione e benedizione eucaristica, siamo stati invitati a condividere anche il pane della terra, nel pranzo organizzato nel sottochiesa. Nutriti di Gesù Eucaristico, il Signore, come fece con i discepoli di Emmaus, si è affiancato a noi e così il pranzo con antipasto, lasagne, arrosto, verdure e poi un buffet di dolci, si è trasformato in una festa di nozze come a Cana. Non abbiamo solo mangiato all’ italiana, ma anche cantato, ballato, parlato e giocato alla tombola. E così alla fine di questa festa delle famiglie tutti erano contenti. Grazie a tutti soprattutto quelli che hanno lavorato benevolmente.  Daniela Maria Amati

festa delle famiglie