...Ma cosa interesseranno mai a noi, piccolo gregge questi grossi legumi (pezzi grossi) della teologia? Ci interessano, ci interessano e molto! Karl Rahner, infatti, è uno dei protagonisti della svolta antropologica della teologia: una teologia che non parte più dall’alto (Dio), ma dal basso (uomo), appunto. Vi parte inoltre, totalmente dipendente dal pensiero contemporaneo di un uomo che conosce solo attraverso dei fatti misurabili (fenomeni), dove la possibilità dell’uomo di parlare di Dio con il suo linguaggio non solo andrebbe totalmente inadeguata, ma prigioniera delle categorie latino-greche e del concetto di verità, sviluppato addirittura dal pensiero occidentale. 

Karl Rahner dice che noi siamo come persone che vedono dal buco della serratura. Il dramma di questo teologo è che il suo punto di partenza è totalmente sbagliato, come è erroneo e totalmente autolesionista e controproducente, il pensiero di quella chiesa che lo ha, ingenuamente seguito. Perché questa serratura da cui noi dovremmo sbriciare per affacciarci al “soprannaturale” (se lo si può ancora chiamare tale, secondo le categorie di Rahner), è stata totalmente abbattuta, insieme alla presunta porta, dall’altra parte, da Gesù Cristo. Perché il problema non è tanto quello di trovare il linguaggio di parlare di Dio, ma è quello di ascoltare il linguaggio che Dio, con la sua santa Chiesa, ha usato storicamente per parlare del suo stesso Figlio e, dunque, di noi. Da queste posizioni teologiche assolutiste e arrivata anche la devastante attitudine del minimalismo dogmatico e ancor più morale. Man forte a tutto ciò lo ha portato la nomina di vescovi “cattolici” su posizioni sostanzialmente pseudo-bibliche e con nostalgie ingenuamente pre- nicene (cfr. il Credo della messa composto a Nicea e Costantinopoli). E noi piccolo gregge, così, abbiamo visto nella chiesa sparire sempre più il catechismo e le indicazioni di carattere morali, precise e cattoliche. Per cui siamo passati, nel corso della storia dalla posizione di ciò che mi trasmette fedelmente la chiesa di Dio, a ciò che il fondatore della nuova chiesa ha detto di Dio, in seguito, a ciò che diversi fondatori di nuove chiese hanno detto di Lui, per approdare, infine, con Karl Rahner, ad affermare che ciò che si è detto nell’intera storia della teologia è un discorso umano su Dio, intrappolato nello schema di pensiero grego- latino-occidentale. Caro Karl, io spero sinceramente che tu sia ora in paradiso, ti sarai accorto come capiterà a ciascuno di noi, se avremo la fortuna di andarci, che le cose non stanno poi come le dicevi tu e forse che il piccolo cristiano del semplice catechismo l’ha vista meglio di te.  Don Giorgio